PROFESSIONALITA' E COMPETENZA AL SUO SERVIZIO

 

CERTIFICATO PER GIACENZA EREDITA'

ASCENDENTE - DISCENDENTE - COLLATERALE 

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ESAME SPETTROGRAFICO DI DOCUMENTI

E RILASCIO PERIZIA 

CON STRUMENTAZIONE A LUCE ULTRAVIOLETTA ED INFRAROSSA

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Nel nostro sito potrete trovare informazioni sul nostro gruppo e sulle nostre attività.

Potrete approfondire meglio cosa facciamo e soprattutto cosa possiamo fare per voi.

PERCHE' QUESTO SITO

Questo sito nasce per dare un orientamento di professionalità ed onestà a quanti in ogni istante della loro vita si interrogano sulle origini della propria famiglia, sulle radici della propria gente, la provenienza, la curiosità del proprio cognome, la curiosità di avere illustri ascendenti.
Meglio ancora per quelle persone che hanno esigenze di riscoprire il proprio passato attraverso la propria ascendenza o ricercare nei gradi del proprio parentado malattie genetiche.
O quanti hanno bisogno di un serio professionista per ricostruire un accertamento ereditario.

Perchè mi sono adoperato a fare un sito ?

Innanzitutto non sono solo, ma coordinatore di un gruppo di Periti ed Esperti della materia genealogico araldica. Lo scopo principale, sulla base dell'esperienza maturata negli ultimi 20'anni, è quello di preservare e non far indurre in errore le persone che, rivolgendosi ad improvvisati studiosi, si ritrovano il più delle volte con un ampio foglio tra le mani, ma muto, ossia senza alcuna legalità o documentazione probante di quello che vi è scritto.
In non pochi casi, quella genealogia muta è costata svariate migliaia di euro, ma è inservibile per il futuro; inoltre, spesso ho esaminato casi di persone che dovendo presentare prove nobiliari presso alcuni ordini cavallereschi con addirittura già delle genealogie dipinte su pergamena, avevano materiale che è risultato non idoneo o inesistente agli atti, sia come allacci genealogici che  di diritti di carattere nobiliare.
Il più delle volte i ricercatori si limitano a trascrivere solo i nomi che rintracciano, tralasciando comparazioni su altre fonti storiche e serie analisi di quello che si è prodotto. Infatti spesso non rilevano dignità o trattamenti che configurano quella persona o quella famiglia in un ambito sociale diverso da quello ordinario; essendo alcuni improvvisati, carenti spesso di elementari basi di paleografia, non riconoscono acronimi e abbreviazioni di carattere archivistico.
Un dispendio di energie e di soldi inutile.

CHE COS'E' UNA GENEALOGIA ?
Molti rispondono: "un tracciato grafico dove sono riportati in modo corretto tutti i propri parenti"; altri: "dove sono riportati i propri antenati".

Ma di fatto una genealogia che cosa è ?

L'avv. R. S. Migliaccio, nella propria tesi di dottorato scrive:

  l'esposizione genealogica susseguente e cronologica,
ascendente o discendente,
è un atto giuridico inter vivos che crea effetti nella società,
pertanto la sua autenticità, integrità e completezza sono importanti,
non solo ai fini della famiglia o della stirpe dove esso si ramifica,
ma nell'ambito della società dove esso va a produrre effetti giuridici.

L'albero genealogico o filo genealogico è infatti sì un tracciato grafico dove viene esposto in modo cronologico l'ascendenza o discendenza di una famiglia per stabilire i gradi di parentela, ma l'azione basilare è la completezza, la corretta interpretazione degli atti nel momento della trascrizione paleografica, unita all'autenticità e all'integrità di quello che affiora dal passato; ogni alterazione rende vano ogni progetto di seria ricognizione genealogica, perchè ?
Perchè la genealogia è un atto legale e pubblico quando è completo e corredato da tutti gli atti debitamente autentici di ogni passaggio che vi si riporta, creando degli effetti giuridi tra i vivi, ossia nell'ambito sia proprio familiare che nell'ambito sociale dove i rappresentanti possono produrre effetti giuridici di possesso e rappresentanza.

Cosa significa "..va a produrre.." effetti giuridici
di possesso e rappresentanza?

Una dimostrazione genealogica legittima, occorre anche se breve (filo genealogico di padre in figlio o collaterali), per conseguire una eredità e generalmente viene disposta di routine dal notaio.

Una genealogia crea nell'ambito familiare delle attribuzione e delle gerarchie attraverso i gradi di parentela, per il possesso di un qualche cosa, sia esso materiale, come beni immobili, mobili, oggettistica e suppellettili, o beni morali, il diritto al nome, l'uso di eventuali distinzioni di carattere nobiliare o araldico.

In Italia per sempio, a seguito della distruzione totale o parziale di alcune anagrafi civili o della dipersione dei legittimi discendenti, vuoi perchè estintisi nella linea principale, vuoi perchè emigrati altrove, alcune amministrazioni comunali, per rivendicare o dimostrare la proprietà per depositare i propri defunti in una cappella di famiglia, richiedono un accertamento genealogico a riprova della proprietà della cappella cimiteriale di famiglia.

Anche in questo caso, si necessita di una seria competenza genalogica.

Quindi, come si è visto, la genealogia assume forza di documento legale incontestabile ed inoppugnabile se condotta con rigore scientifico e provata in tutti i suoi passaggi attraverso valide certificazioni, non viziate da alcun difetto.

Le genealogie non esistono già confezionate, sono come dei gioielli, si fanno una sola volta nella vita e si trasmettono nel tempo.
 
 

 



 

S E R V I Z I

I servizi offerti dal nostro Gruppo all'insegna della più alta riservatezza, sono:

- Ricognizione genealogica a carattere privato per eredità giacenti ex art. 528 C.C. (ricerca eredi), oppure ricostruzione di fili ed alberi genealogici di natura storica.

I tempi sono generalmente lunghi, da sei mesi a uno, due anni, dipendendo dalle località, dal materiale superstite tra documenti presso archivi pubblici e privati, atti di stato civile e atti di natura ecclesiastica, il tutto secondo delle precise richieste del cliente.

- Generalmente per dare il dovuto valore legale, si conclude la pratica con una Perizia Stragiudiziale Giurata.

- Ricostruzioni canoniche per azioni di legittimazione genealogica ex can. 108/83.

- Ricerca, visura, estrazione, studio di documenti presso archivi pubblici o privati.

- Monografie tematiche storiche.

- Studio per stemmi privati, predisponendo in casi dove è richiesto, un delineo ex novo.
 
- Studio per stemmi di amministrazioni Comunali, Provincie, Regioni, Enti Militari, predisponendo l'iter secondo le disposizioni del D. P. C. M. 26/2011.

- Studio e bozzetti per Diocesi, per Vescovi, Prelati e Sacerdoti.

- Loghi e stemmi per Aziende e relative pratiche presso la Camera di Commercio.

- Perizie esclusivamente araldiche.

- Esame di pratiche (prove nobiliari) per l'ammissione negli Ordini Cavallereschi.

- Pratiche per aggiunzione e cambio di cognome, dove ci siano seri e validi requisiti e richieste, secondo le normative vigenti, o aggiunzione di predicato feudale esclusivamente ed in presenza di seria documentazione in riflesso alla normativa Costituzionale.

- Difesa e ricorsi per la Giustizia Arbitrale.

-
Si raccolgono commissioni per disegni araldici miniati o alberi genealogici artistici, o esclusivamente alberani per l'Ordine di Malta, secondo le modalità prestabilite dal regolamento Melitense.

Le competenze, concordate con il cliente, sono obbligatorie di fatturazione.

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CHE COSA E' LA NOBILTA'

Parlare oggi di nobiltà fa sorridere, ed è naturale, questo non perchè molte nazioni non siano più rette da un sistema politico monarchico, ma perchè è un frutto legato esclusivamente alla storia, al suo reale essere nel momento in cui doveva essere.
Pertanto sarà utile fare delle distinzioni sul fenomeno sociale nobiliare che variava da Stato a Stato e da periodo storico a periodo storico, distinguendo delle realtà politiche amministrative di fatto, che sancivano delle separazioni di ceto, contro passate consuetudini di carattere onorifico dovuto a privilegi del tempo che fu.
Quindi lentamene dobbiamo noi interpretare una stratigrafia sociale, registrata nel momento di chi visse in quel dato periodo storico, attraverso delle realtà sociali reali, vere.
La nobiltà è un distillato nel tempo, dove le sue essenze sono: patrimonio, coraggio eroico, privilegio, virtù esemplari.
Il patrimonio è alla base di una distinzione sociale che eleva fuori dal comune, diversifica dalla gente comune; dal patrimonio nasce la possibilità dell'acquisto di un bene feudale o del conferimento di un onore.
Per coraggio eroico, da sempre in antico, si intende che la nobiltà è conquistata sulla punta della spada.
Per privilegio, attraverso il conferimento di una entità statuale o per un esercizio di potere e non implicitamente manu regia.
Per virtù esemplari di toga, artistica, tecnica, letteraria, scientifica.

Cosa vogliamo dire per stratigrafia sociale ?

Ricordate quando nei libri di storia abbiamo letto della rivoluzione francese? Immancabilmente c'era un'immagine piramidale, dove veniva identificata la società del tempo divisa: all'apice la nobiltà, al centro il clero, alla base il popolo.
Quì, non si faceva distinzione che proprio all'interno di ognuna di queste fasce, c'erano degli ulteriori strati, come una torta. Lo stesso, oggi, lo fà il curioso o anche l'appassionato che si avvicina alla genealogia, confondendo le tre distinte materie di genealogia, araldica e nobiltà, traducendosi in alterazioni, cercando di appigliarsi a presunti trattamenti di don (dominus, signore) a nobile (noscibilis, ri-conoscere, conosciuto, in quanto è il contesto popolare, sociale che crea lo status, perchè: ti riconsoce), ancora più in errore se da un camino si ricava un stemma con elmo, diventando, lui, ipso facto patrizio (patrius, del luogo)... ammesso e concesso che sia il suo !
Di fatto, la non completezza di alcune indagini genealogiche su uno sfondo patrimoniale, spesso celano lacune, dove ad esempio: trovandosi un quadro di un tale con lo stemma a margine, per il semplice fatto che quel quadro è in quel posto da più generazioni, di fatto è sì, forse, un antenato, ma non del proprio nome, però, quello stemma è nostro. Espletate le indagini di rito si scopre, che per un'accidentale eredità, trascinatasi all'interno di parentadi, quel quadro era di tutt'altra famiglia, mai imparentata per nessuna via collaterale con gli odierni proprietari.... ed il camino fu fatto trasportare in quella casa da altro possessore che lo comprò da altro !
Bene, per scongiurare questi grossolani errori, cosa si deve fare? Si deve comprendere bene e approfondire, cercando di evitare storpiature di uno status sociale raggiunto in quel preciso momento storico da quel soggetto, nel contesto di quelle consuetudini di quella collettività, dove la sua famiglia viveva.

Cosa si vuole ancora dire per stratigrafia sociale?

Quel complesso di gerarchia naturale che si crea in una comunità, che si genera di fatto diventando poi consuetudine oltre una normativa, vediamo:
Chi era di fatto la nobiltà? Era il titolare di uno o più diritti su un determinato luogo, piccolo o grande; di creazione regia o autonoma, di fatto questi era l'espressione politico-amministrativa regia in quel luogo, una espressione sovrana delegata, dove si gestivano i poteri fino all'abolizione della feudalità.
Altra nobiltà, poteva essere generata da una elargizione di una entità comunale o di origine equestre, diversa dalla prima nel potere, ma uguale in alcune esenzioni.
Il feudo, era un bene reale e non di concessione esclusivamente sovrana, anche se in alcuni periodi della storia, il titolare o il subentrante doveva chiedere un beneplacito o farsi addirittura investire di quel bene, per regolarizzare la sua posizione politica nei confronti della corona, espressione totalitaria dell'unità di quel determinato Stato. Il bene feduale, con annessi tutti i poteri, si poteva acquistare, vendere, ereditare. E' solo con l'abolizione della fedualità che vengono meno esenzioni e privilegi, rimanendo cristallizzato in una famiglia, quel titolo, solo e puramente onorifico, oggi appannaggio di una eredità morale legata al nome di alcune famiglie, in possesso di nobiltà legale,generatasi dall'ultima monarchia in Italia. Di fatto, essendo ormai solo un possesso onorifico fu necessario regolare e restringere la trasmissione di questo bene morale, con specifica normativa del tutto sabauda, dichiarando che i titoli non sono oggetto di compravendita, ma solo di specifica regalia sovrana.
Quindi nobile feudale è colui che nel tempo in cui doveva essere, esercitò di fatto questo diritto.
Successivamente con l'affermarsi della cultura, si generò una nobiltà di cultura o della tecnica attraverso le Università ed attraveso la toga (nobiltà curiale o di ufficio), dove non è ben chiaro anche a causa delle varie provenienze e delle consuetudini locali diverse, poter ben definire dov'era il confine tra pivilegio come esenzioni, distinzione di ceto e potere, sulla collettività sottostante.
A questi seguivano il clero e la borghesia.
Il clero, tralasciando la dignità della porproa per i Principi di S. R. C., la gerarchia ecclesiastica era formata, dagli ordini minori per la preparazione all'Ordine Sacerdotale e gli ordini maggiori per la consacrazione all'Ordine Sacerdotale, era il primo gradino della gerarchia dello spirito, trovandovi poi l'Ordine dell'Episcopato. tra questi due gradi, si inserivano poi delle dignità di carattere possiamo dire onorifico e amministrativo.
Per i preti (presbiteri), oltre il parroco (in solido come fatto giuridico) c'era il titolo di Arciprete, elevato tra gli altri preti a gestire la Chiesa Madre o Matrice, la Chiesa più antica o sede del fonte battesimale. Poi seguivano nelle grandi metropoli il canonicato ( canonicato maggiore o minore, mitriato o non mitriato, ossia dalle varie consuetudini della Chiesa locale, con privilegi di usare mitria e bacolo e altre insegne di carattere ecclesiastico, questi giuridicamente avevano l'amministrazione de facto di alcuni beni della diocesi e generalmente si riunivano in colleggiate), non confondendo in questi gradi gli offici per esempio come il vicario generale, il cancelliere ecc.. Poi c'erano i titoli onorifici per l'appellativo di monsignore di Prelati, di concessione Pontificia, poi gli Abati. Altra gerarchia invece, per gli Ordini Monastici, dal semplice frate o suora a Padre o Madre Provinciale o Generale. L'episcopato (etimologicamente ispettore) era ed è l'elevazione a particolari compiti di controllo (morale e materiale) e gestione dell'ampio complesso che noi chiamiamo Chiesa locale, oltre la ecclesia, la comunità dei fedeli delle singole parrocchie. La figura episcopale, in alcuni casi era considerazione di una nobiltà semplice assimilata dai discendenti di quella famiglia del Vescovo, esplicita nel Regno delle Due Sicilie.
Finalmente giungiamo al "popolo" alla gente comune, dando quì una maggiore spiegazione, con lo scopo di far comprendere veramente e come inquadrare una famiglia nell'ambito di una ricognizione genealogica.
Si faccia attenzione sempre, sia alla complessità di individuare dei confini tra ufficio, dignità (anche temporanea), carica e mestiere, inquadrando bene il tempo storico, la forma giuridica Statuale, la consuetudine locale, specificando meglio al paragrafo successivo il concetto di "tempo". Sarò breve per dare i punti salienti e non soffermarmi su alcuni mestieri (oggi professioni).
Bene, come possiamo identificare una famiglia che non rientra in una famiglia dove ci sia stato l'esercizio reale della nobiltà?
 
Cosa vuole dire registrata nel proprio tempo ?

La nobiltà è inestinguibile?
Prendiamo in prestito diacronia
titolo primordiale


C O N T I N U A
IN LAVORAZIONE

R.S. Migliaccio

L'araldica tra passato e futuro.


 

GENEALOGIA e ARALDICA

ACCADEMIA ITALIANA di SCIENZE FORENSI

RICERCA EREDI IN ITALIA E ALL'ESTERO

Carta Costituzionale della Repubblica Italiana

Carta Costituzionale della Repubblica Italiana - GENEALOGIA e ARALDICA

Disposizioni Transitorie e Finali ------- Art. XIV----------------- I titoli nobiliari non sono riconosciuti. I predicati di quelli esistenti prima del 28 Ottobre 1922 valgono come parte del nome. L'Ordine Mauriziano è conservato come Ente Ospedaliero e funziona nei modi stabiliti dalla legge. La Legge regola la soppressione della Consulta Araldica.

La genealogia non serve a rispolverare la nobiltà

La genealogia non serve a rispolverare la nobiltà - GENEALOGIA e ARALDICA

Bisogna sgombrare il campo che lo studio della genealogia serva a ricostruzioni di passati privilegi, essa è lo studio per accertare, individuare analizzare il nostro passato attraverso i nostri progenitori, per i fini più liberi, attraverso un prezioso patrimonio trasmessoci geneticamente come il DNA ed il nome.

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Giustizia senza prudenza può molto, ma prudenza senza la giustizia non vale nulla (Cicerone)

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